Le Opinioni e l’egocentrismo

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Nel Sabbasava Sutta leggiamo:

“Questo si chiama, o monaci, vico delle opinioni, caverna delle opinioni, gola delle opinioni, spina delle opinioni, roveto delle opinioni, rete delle opinioni. Impigliatosi nella rete delle opinioni, o monaci, l’inesperto figlio della terra non si libera dal nascere, dall’invecchiare e morire, da bisogno, miserie e pene, da strazio e disperazione, non si libera, io dico, dal dolore.”

Il Buddha storico portava avanti una critica netta alle opinioni. Perché?
Le opinioni hanno il potere di orientare le scelte, e sono uno dei mattoni fondamentali dell’identità di una persona, quindi si legano anche al quadro in cui delimitiamo la nostra egoreferenzialità o egocentrismo, cioè noi siamo il centro dell’universo.

Che in parte è vero, ma manca un aggettivo possessivo: nostro. Noi siamo il centro del Nostro universo, che ha scambi continui con gli altri universi-individuo.
Le opinioni per natura non sono fatti, ma è una versione dei fatti, spesso non accertati. Le opinioni non sono dunque la verità, considerando che la verità si “costruisce” su esperienze e linguaggi condivisi e risente del contesto. Una analisi dei fatti su una tale cosa mi può dare due risposte differenti ma entambe vere.

La verità di per sé è sfuggente, l’opinione è uno step precedente e ancora più fumoso, perché diversamente dalla verità è privo, come abbiamo detto, di verifica.

Nonostante questo, per noi le nostre opinioni sono la verità. Su questa verità, o meglio su queste opinioni, costruiamo il nostro rapporto con gli altri. Con questi presupposti, non è difficile capire perché ci lamentiamo tanto delle relazioni personali.
Fermarsi un attimo, e alleggerire il peso e il fascino che le nostre opinioni hanno per noi, potrebbe essere una risposta alle difficoltà del vivere insieme.

L’egoreferenzialità o egocentrismo, che ritroviamo nel Buddhismo sotto la teoria del Non-Sè o in ingua pali Anatta, si nutre di opinioni. La prima delle opinioni non verificate è proprio la nostra egoreferenzialità.

Quando parliamo, scriviamo, entriamo in comunicazione con gli altri, proviamo a lasciare andare le nostre opinioni e sentire cosa dicono gli altri. Questo è il primo passo per una comunicazione utile e amichevole. Lasciamo andare le opinioni che distorgono la nostra immagine che abbiamo di noi e la frammentano rendendo arduo il dialogo interiore e quello con gli altri.

 

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